18 giugno 2013 CAMBIA LA VITA NEL CONDOMINIO UNISCITI A NOI IN DIFESA DEI DIRITTI DEI CONDOMINI

18 giugno 2013 CAMBIA LA VITA NEL CONDOMINIO UNISCITI A NOI IN DIFESA DEI DIRITTI DEI CONDOMINI

venerdì 24 luglio 2015

Comune di Milano: applicazione della normativa in materia di abusivismo edilizio ne depotenzia l’efficacia e fa perdere risorse | Milano Radicale

« Il Sindaco e/o  gli uffici competenti del Comune non hanno  disposto il sequestro giudiziario degli immobili in tempo utile apponendo sigilli e cartelli visibili recanti gli estremi del provvedimento in particolare dei loft abusivi...PERCHE?»

La legge di conversione del famigerato decreto Sblocca Italia, approvata lo scorso mese di ottobre, ha introdotto delle modifiche alle norme del Testo Unico sull’Edilizia (DPR 380/2001) in base alle quali il responsabile di un abuso edilizio che non procede, entro il termine assegnato dal Comune, alla demolizione dell’abuso edilizio e alla rimessione in pristino dell’area e/o dell’immobile potrà essere punito con una sanzione pecuniaria, l’importo della quale va stabilito tra 2.000 e 20.000 euro.
Come ha spiegato l’Assessore De Cesaris, rispondendo a una mia interrogazione, la norma ha già trovato applicazione in 4 casi, e in tutti e 4 gli ordini di demolizione notificati ai proprietari, la sanzione pecuniaria – da applicarsi in caso di mancata ottemperanza all’ordine impartito – è stata quantificata nella misura di 4.000 euro. Alla richiesta di spiegazioni in merito al criterio adottato per arrivare in tutti e 4 casi alla stessa somma, l’Assessore De Cesaris ha risposto scrivendo che per la determinazione dell’importo, l’Amministrazione ha applicato l’art. 16 della legge 689/1991. L’articolo richiamato, rubricato “Pagamento in misura ridotta”, disciplina la modalità di calcolo delle somme dovute in caso di pagamento della sanzione prevista entro 60 giorni dalla contestazione immediata o dalla notificazione degli estremi della violazione.
Appare evidente che si tratti di un meccanismo del tutto incongruo, dal momento che la sanzione pecuniaria introdotta dal legislatore nel DPR 380/2001 punta a punire l’inottemperanza rispetto all’ordine di demolizione impartito. Per quale motivo, il responsabile che si sottrae all’obbligo di demolire un abuso edilizio dovrebbe pagare una sanzione pari alla terza parte del massimo della sanzione prevista (o se più favorevole al doppio del minimo della sanzione), così come è previsto per i cittadini che – entro 60 giorni dalla notifica di un’infrazione commessa – provvedono a pagare la multa prevista? Il numero relativamente modesto degli ordini di demolizione non giustifica un meccanismo di applicazione della norma che, da una parte, depotenzia l’effetto perseguito dal legislatore statale al momento dell’approvazione delle novità normative in materia di contrasto dell’abusivismo edilizio, e dall’altra riduce l’importo delle sanzioni da comminare ai responsabili di abusi edilizi.
Dall’Assessore De Cesaris mi sarei aspettato e continuo ad aspettare risposte più convincenti. Il numero relativamente modesto degli interventi edilizi abusivi, rispetto ai quali potranno applicarsi le sanzioni pecuniarie previste, e l’entità del fenomeno nel suo complesso – non grave e pervasivo come in altre parti del territorio italiano – non possono giustificare le modalità applicative della legislazione statale adottate dall’Amministrazione, che ne tradiscono lo spirito. Calcolare nel modo previsto le sanzioni -  equiparando i responsabili di abusi edilizi che non ottemperano all’ordine di demolizione al cittadino che prende una multa per divieto di sosta e paga entro 60 giorni – non è solo illogico, di per sé, è una scelta con delle conseguenze significative. Visto che le entrate rivenienti dall’applicazione di queste sanzioni hanno una destinazione vincolata, operando come ha scelto di fare l’Amministrazione si sceglie, anche, di rinunciare a una parte delle somme utilizzabili per operazioni di demolizione e rimessione in pristino delle opere abusive, e per l’acquisizione e attrezzatura di aree destinate a verde pubblico. Sicuro che possiamo rinunciarci?
Marco Cappato
Comune di Milano: applicazione della normativa in materia di abusivismo edilizio ne depotenzia l’efficacia e fa perdere risorse | Milano Radicale

giovedì 23 luglio 2015

Milano. Sindaco Pisapia nomina il Professore Alessandro Balducci assessore all’Urbanistica


Milano, 22 luglio 2015. Il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha nominato il Professore del Politecnico Alessandro Balducci assessore all’Urbanistica e all’Agricoltura. Il neo assessore parteciperà già alla Giunta prevista per domani. 
“Il professor Balducci ha una grande competenza specifica nei settori che lo vedranno impegnato e sono lieto che abbia deciso di accettare la mia proposta -afferma il Sindaco- di mettersi al servizio della città. Non posso quindi che dargli il benvenuto nella nostra squadra e augurargli ‘buon lavoro’ convinto come sono che darà un grande contributo all’opera di cambiamento di Milano che abbiamo portato avanti in questi anni. Ringrazio poi ancora una volta Ada Lucia De Cesaris per l’importante opera che ha svolto per Milano”.
Milano. Sindaco Pisapia nomina il Professore Alessandro Balducci assessore all’Urbanistica

martedì 21 luglio 2015

Verso Comunali Milano 2016... | e-participation ed eventi a Milano e sua area metropolitana: cittadini e amministratori assieme per una citta' partecipata

Il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, auspica che Maurizio Lupi possa essere "nella rosa dei candidati" per la carica di sindaco di Milano nel 2016 perche' e' "una persona che stimo". Lo ha chiarito a margine dell'inaugurazione dell'Unicredit pavilion. "Dopodiche' - ha precisato - il punto principale e' decidere, e decidere in fretta. Si puo' fare tutto volendo, la cosa peggiore e' arrivare a ottobre e novembre e scegliere un candidato senza primarie. E' una sollecitazione che faccio a chi deve decidere e cioe' ai leader dei partiti. Quello che posso fare io e' sostenere il modello lombardo e il modello ligure, cioe' l'unione di tutto il centrodestra come precondizione indispensabile per vincere. Primo - ha sintetizzato - unione centrodestra, secondo nome in grado di vincere, terzo farlo presto, muoversi"
Verso Comunali Milano 2016... | e-participation ed eventi a Milano e sua area metropolitana: cittadini e amministratori assieme per una citta' partecipata

lunedì 20 luglio 2015

Pd nel caos, continua il pressing su Pisapia

«Gli uffici dell'Urbanistica e Edilizia Privata del Comune di Milano
 hanno bisogno di un assessore fisicamente sempre presente»
Il tormentone primarie sì, primarie no ne ha scatenato un altro che è tutt'altro che superato dalle dichiarazioni di Giuliano Pisapia. Se il sindaco anche giorni fa ha trattato come una barzelletta la voce del pressing scattato dal Pd per una sua ricandidatura nel 2016 («simpaticissima - ha replicato alla domanda - ho detto con largo anticipo che non mi ricandiderò, anche per dare il tempo necessario a organizzare le primarie») quell'ipotesi giù dal palco dell'assemblea con Renzi a Expo sabato scorso ha continuato a circolare, anche più di prima. Via di fuga, dicono soprattutto i dem romani, per uscire da quella che rischia di diventare la campagna per le amministrative più difficile della storia milanese. Il centrosinistra rischia non solo di perdere, ma di uscirne con le ossa rotte. La parola d'ordine dei colonnelli renziani dopo l'annuncio di Pisapia a marzo era stata di mantenere la calma e rinviare a settembre le discese in campo. Ma i candidati ufficiali alle primarie sono già tre - Pierfrancesco Majorino, Emanuele Fiano e Roberto Caputo - e anche più numerosi sono quelli ai box (da Ada Lucia De Cesaris a Umberto Ambrosoli, Stefano Boeri, Ivan Scalfarotto). E c'è l'incognita Giuseppe Sala, il commissario Expo che agita tutti gli altri uomini della sinistra che coltivano aspirazioni per il 2016. Le primarie rischiano di essere superaffollate e provocare un big bang nel Pd. Per questo i romani continuano a lavorare per un un ripensamento di Pisapia che, arrivati a questo punto, offrirebbe la via d'uscita al caos, anche se i rapporti col premier Renzi sono sempre stati burrascosi. I dem milanesi sono più tiepidi, convinti che l'avvocato non tornerà sui propri passi. Lo spettro che saltino le primarie agita Majorino: anche ieri è tornato a ribadire su Facebook che «nessuno può essere tanto pazzo da impedirle. E per me il modo più giusto è solo uno. Viverle come un'occasione positiva. Un'opportunità. Parlare della città e del futuro. Una proposta semplice: a settembre c'è la festa nazionale dell'unità a Milano. Lì potremmo fare un primo confronto tra i candidati presenti in quella data».
A sinistra circola da tempo una strategia per convincere Pisapia al ripensamento: una sorta di petizione popolare, sono convinti che se la richiesta partisse dal basso, dai milanesi, il sindaco si «sacrificherebbe». Tant'è, potrebbe farlo, secondo il presidente del Consiglio comunale Basilio Rizzo (Sinistra x Pisapia), o si dovrebbe «veramente insistere», qualora i candidati alle primarie fossero un numero eccessivo o il vincitore non raggiungesse più del 25%. «Almeno - è la linea di Rizzo -, la lista è lunga si faccia almeno un ballottaggio tra i primi due o tre, il candidato sindaco deve avere più del 50% o non è rappresentativo». Una terza via? «Se non si convince il sindaco a rimanere, vediamo come funziona nei prossimi mesi il suo nuovo vice, Francesca Balzani. É stimata da tutti, rispettata da tutti i gruppi di centrosinistra e anche dall'opposizione per le sue doti di mediazione. Magari lungo il percorso per le primarie scopriamo che è un nome che può unire tutti».
Intanto, nominato il vice al sindaco resta la casella dell'Urbanistica da coprire dopo le dimissioni di Ada Lucia De Cesaris. É stato un weekend di consultazioni. Incassato già il no di Matteo Bolocan, in pole restano il prorettore del Politecnico Alessandro Balducci o, già più operativa sul Pgt, l'urbanista Laura Pogliani. La nomina tra oggi e mercoledì.

FONTE http://www.ilgiornale.it/news/milano/pd-nel-caos-continua-pressing-su-pisapia-1153392.html

venerdì 17 luglio 2015

Edilizia: il modello unico Super DIA

In arrivo moduli unificati e standardizzati per la presentazione della Denuncia di Inizio Attività (DIA) in alternativa al permesso di costruire.

Prosegue il percorso di semplificazione e standardizzazione in edilizia: è in arrivo la Super DIA, dopo l’entrata in vigore in tutta Italia dei moduli unici per l’edilizia, ovvero per perSCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), PdC (Permesso di Costruire) e i due modelli unificati per l’edilizia libera CIL (Comunicazione di Inizio Lavori) e CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata).
La Super DIA è la DIA alternativa al permesso di costruire (di cui agli art. 22 e 23 del DPR n. 380/2001 e all’art. 7 del DPR n. 160/2010) utilizzata per le nuove costruzioni, ristrutturazioni pesanti e ristrutturazioni urbanistiche, per la quale ora è stato predisposto il modello unico, che ora dovrà essere approvato dalla Conferenza Unificata. Come per le altre standardizzazioni, anche in questo caso, dopo l’approvazione ufficiale le Regioni e i Comuni avranno 90 giorni per adeguarsi alla modulistica unica nazionale e recepire le indicazioni contenute nel documento.
Ricordiamo che i modelli unici in edilizia sono frutto del Decreto Semplificazioni (DL 90/2014) che ha previsto una modulistica unificata per la presentazione di istanze, dichiarazioni e segnalazioni alla Pubblica Amministrazione.

lunedì 6 luglio 2015

Mini cantieri, un abuso al giorno

« Il Sindaco e/o  gli uffici competenti del Comune non hanno  disposto il sequestro giudiziario degli immobili in tempo utile apponendo sigilli e cartelli visibili recanti gli estremi del provvedimento in particolare dei loft abusivi...PERCHE?»

«Cosa dicono i consigli di zona?»

«Cosa dicono gli Amministratori Condominiali?»

«Cosa consiglia l'ANACI (Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari),»

La lista delle infrazioni comprende bonifiche fantasma e gravi carenze documentali. Dettori, Assimpredil: «Concorrenza sleale, (CORRIERE DELLA SERA CRONACA MILANO 4 luglio 2015)



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